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Un’opera che riesce a impastare narrazione e segno grafico in modo mirabile. Si apre con una velocizzazione del movimento tanto potente da divenire inafferrabile. Non si tratta di una generazione di disordine ma di una dimensione dove i caratteri della lingua si offrono in brulicante convivenza tra corsivi e maiuscolo, colore e bianco nero. Il…