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Viene presentato da Eugenio De Signoribus in queste parole: “In questo poemetto, che va dai toni piani ai più acuti (quasi come una voce sovrumana), Andrea Lanfranchi sembra apparecchiare tutto per la postultima cena.” Trovo che questa cerimoniale drammaticità esiste nella visione dell’intera opera. Come esiste una forza stoica nell’ entrare dentro le fessurazioni della…