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La prima volta che li ho visti eravamo nei pressi di Mekelè, sul confine con la depressione della Dancalia, dove avevamo sperato di fare una breve escursione, e dove invece era da tempo proibito recarsi, sia per i pericoli della regione – la più bassa depressione e la più alta temperatura del globo, con vulcani…
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I frammenti del racconto di Rosy sono tratti da una registrazione che le ho chiesto di permettermi. Mi sono recata nella sua casa con Anna e Iris, due sue figlie di cui sono amica. L’ho conosciuta ad Asmara nel dicembre del 1995: le portavo notizie dei figli che vivevano nel mio paese e che lei…
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Se mi chiedessero di scegliere una sola parola per descrivere questa terra, sceglierei Tezeta, che in amarico, la lingua dei miei nonni, significa nostalgia. Qui le do forma, suono, odore e sapore. Perché attraversando l’Etiopia, dalla capitale ai villaggi, dal centro dell’Acrocoro alle varie regioni intorno, la nostalgia è preventiva. Un sentimento cioè che si…
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Ho scelto di scrivere queste poche pagine sulla mia esperienza africana, su richiesta di un collega ed amico, non solo per collaborare a questo progetto, ma anche e soprattutto per me, per riportare alla luce ricordi ed impressioni che, a distanza di alcuni anni, sono divenuti meno nitidi nella mia mente. Ho trascorso circa tre…
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Il succo d’arancia offertomi dalla hostess, mi riportò alla realtà. L’ultima ora prima dell’imbarco l’avevo trascorsa nel mondo virtuale di WhatsApp dove riesco ad esprimere pensieri che a voce suonano maledettamente retorici. Mio fratello nel salutarmi all’aeroporto mi aveva appena regalato un magnifico diario per prendere appunti. Ora, in aereo, cominciavo a stare meglio e…
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Quanto segue nasce dall’esperienza di straniamento e precarietà, per quanto provvisori e volontari, che venivo maturando nel ristretto arco di un biennio (2019/2020) in ragione del mio temporaneo trasferimento come docente di lettere presso la Scuola Italiana di Asmara, in Eritrea, nazione che deve fare i conti, in aggiunta ad una cronica instabilità comune all’intero…
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Biglietto, passaporto, macchina fotografica. Anche la valigia è pronta, ricolma non tanto di indumenti, quanto di qualche pezzo di Parmigiano Reggiano, buoni salumi e, per ogni evenienza, polpo surgelato perché lì, all’Asmara (come in molti ancora dicono) certe cose non si trovano e si sa, ogni tanto una spaghettata vera, anche ai meno nostalgici, viene…
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Le dinamiche politico/economiche innescatesi a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale in Eritrea e la sindrome da accerchiamento che l’evoluzione nei rapporti di forza tra blocchi aveva determinato in tale contesto nei governi succedutisi alla guida del Paese, hanno prodotto un duplice effetto negativo sull’intero territorio: sul piano economico coll’imporre un’economia di guerra permanente…
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In un posto del mondo, Assisi, inciso di luce da due esseri umani luminosi, Francesco e Chiara, mi trovo a condividere la parola in un luogo pubblico. Nomino il cannibalismo che continua a essere praticato in tante modalità, più o meno assordanti, emorragiche, terroristiche, sapientemente coercitive, nell’orbite continua, indissolubile, di un automatismo comportamentale androcentrico. Abbiamo…
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Ottobre. Nove. Circa le sei del pomeriggio.Settantacinque anni fa, già da qualche ora mio padre aveva dovuto accendere la stufa, perché faceva piuttosto fresco. Che voleva dire ‘freddo’, perché nell’immediato dopoguerra la legna era cara e si accendeva solo per grave bisogno. Ma di là, nell’androne della villa, tagliato con cartoni per farne una camera…
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diario di un sogno emorragico da Gaza al resto del mondo anna maria farabbi Le rose esplodono. Con la bambina in corsache le stringeva in pugnoportandole ridendo a sua madre.Nel sogno la ricompongo. Piango.Divoro i petali e l’intera primavera.Il soldato mi chiede i documenti del mio pellegrinaggio:vengo dal petto della madonna del lattecamminando il solstizio…
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Torno, torniamo, a Aldo Capitini. Rilevo e porgo ogni pubblicazione centrata sull’opera e sulla testimonianza di Aldo Capitini. Il mio gesto è spinto dall’urgenza di riversare il pensiero e la poetica di questo maestro a me profondamente caro, in un tempo affogato di sangue, materialismo, consumismo, autoritarismo, egoismo, violenza. Ne faccio una leva ulteriore, una…