Storie di andata/ritorno

La patria è il mare che accoglie il fiume della moltitudine.
Quella moltitudine nella quale ognuno va senza allontanarsi e senza perdersi, il Popolo, camminando al passo con i vivi e con i morti.
E quando si esce da quel mare, da quel fiume, soli tra cielo e terra, bisogna raccogliersi e reggere il proprio peso;
bisogna ricucire tutta la vita passata che diventa presente, e tenerla sospesa perché non si trascini.
Non bisogna trascinare il passato, né il presente;
bisogna levare in alto il giorno appena trascorso, ricongiungerlo con tutti gli altri, sostenerlo.
Bisogna salire sempre. Questo è l’esilio, una china, ancorché nel deserto.

MarĂ­a Zambrano, Le parole del ritorno, CittĂ  aperta ed., 3003, p. 23.

  • IL POSTALE

    Il suono della nave in porto si ripetĂ© tre volte facendo sobbalzare coloro che stavano affacciati dalla parte di prua. L’imbarco procedeva lento come il pomeriggio che andava incontro alla sera.Si preparava un tramonto estivo da pomeriggio caldo e da sole bianco, nulla di particolare di fronte agli smaglianti tramonti dei mesi primaverili.La primavera nelle…

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