Poesia

Parola di luce che non perde di vista il mistero.

  • Daniel Varujan, MARI DI GRANO E ALTRE POESIE ARMENE

    Non è ascrivibile al caso il fatto che Varujan sia considerato il maggior poeta armeno e sorprende piuttosto che non gli siano stati riconosciuti finora il posto e il ruolo che gli competerebbero nel quadro della tradizione occidentale. Per un lettore italiano, in particolare, leggere Varujan – incluso quello dei Canti pagani e delle altre…

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  • Avvertenze: le sottolineature sono della redazione.Nella stesura del testo non è stata di volta in volta dichiarata la scrivente citata, per non interrompere il corso della riflessione e per renderla piĂą corale. Nelle note ci sono tutte le indicazioni necessarie.La scelta delle scriventi citate non viene da una ricerca rigorosa, ma deriva da incontri casuali…

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  • VOCI DELLA MEMORIA

    Sono giorni in cui si aprono le iniziative per la Giornata della Memoria. Il nostro contributo consiste nel fornire alcuni frammenti direttamente dalla voce di chi ha vissuto l’esperienza concentrazionaria o ha conosciuto le tappe del cammino verso Auschwitz. Senza pretesa di completezza, qualche suggestione. La farfalla Contento, proprio contentosono stato molte volte nella vitama…

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  • EfraĂ­n Huerta. 7 POEMINIMI

    ALTEZZA Mi trovo Esattamente A Un metro E 74 centimetri Sopra           Il           Livello           Del male * ALTURA Estoy Exactamente A Un metro Con 74 centĂ­metros Sobre           El           Nivel           Del mal ** GIRO I Torno Subito Vado a fare Un giro Intorno Alla Mia Vita           Eccomi                      24 agosto…

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  • CON LA VOCE. Lisabetta Serra

    Versi dal lock down Quando ci passerĂ  questa notte / senza piĂą luna nĂ© stelle / perduto ilsenso dell’andare e dello stare / del partire e del tornare / perduta lanostra arroganza / di potere e capire tutto? / Potremo perdonarci / diavere ucciso la terra / potremo ancora ridere / con il riso dei…

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  • DAL VOLUME (INEDITO) AI FEDELI D’AMORE

    Umberto Simone Nessuneide Nonno con gli Argonauti fece il viaggiosul buio orlo del mondo, fra i prodigi del mare, fino ai noveanelli del dragone, intorno al totem con il Vello,neri e oleosi come tubi di caldaia – e il babbo a Troia vide la guerra delle guerre,padiglioni e bandiere, cocchi infranti nel cannetoe roghi di…

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  • Mario Lena

    Ho incontrato Mario Lena, improvvisamente, una mattina di qualche mese fa mentre camminavo sulla sponda del fiume Lima. I pochissimi passanti. Il paesaggio attorno in una complessitĂ  plurale tra il selvaggio verde intenso dei boschi attorno, la lingua liquida del fiume che si dilata sul fondale a tratti nervosamente scoperchiato in sassi abitati dal vegetale…

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  • Louise GlĂĽck

    Louise GlĂĽck è morta il 13 ottobre a Cambridge, in Massachussetts. Era nata a New York nel 1943 da una famiglia ebrea immigrata dall’Ungheria. Poeta, ha vinto il Premio Pulitzer nel 1993 e il premio National Book Award nel 2014. Nel 2003 ha ricevuto il prestigioso titolo di poeta laureato degli Stati Uniti. Nel 2020…

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  • UNA FERITA CHE CI RIGUARDA. Louise GlĂĽck, ARARAT, TRADUZIONE DI Bianca Tarozzi

    Nella poesia Un romanzo, in Ararat, Louise GlĂĽck dice che non si può “scrivere un romanzo su questa famiglia”. E vien da dire subito che è vero, anche se siamo certamente dentro una narrazione. Non c’è uno scorrimento diacronico di vicende, nĂ© un’ordinata analisi introspettiva. Tutto si mostra su un piano orizzontale, sincronico, quasi staticamente come…

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  • Willem van Toorn, I GIORNI

    Con l’andatura lenta di chi sa che ogni passo è un segno e che ogni sguardo è una rivelazione, Willem van Toorn, ha costruito, tenendo sempre ben saldo il filo della memoria, un importante e originale itinerario di ricerca poetica. Grazie al suo registro narrativo, lontano da ogni lirismo, riesce a raccogliere e restituire l’incanto…

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  • Stanotte tocca a Gazaessere rasa al suolocon tutti i suoi abitanticoi bambini che giocanoe le mamme che pregano come prima Cartagine,Gerusalemme e Gericocome Varsavia, Sarajevo, TokyoKharkiv, Berlino e la Germania tuttae ogni altra civiltĂ  distrutta il suolo ha bisognodi sangue per quotarsiun domani a Wall Streete il piatto langue sempre eogni giorno di piĂą

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  • Ineke Holzhaus, IN LUCE

    Ineke Holzhaus, IN LUCE

    Di Felice Edizioni (2021)

    Ineke Holzhaus si muove nel mondo cangiante della luce e della controluce. In questi territori dai confini mobili, le veritĂ  da fornire come possibili bussole agli itinerari umani sono, di volta in volta, delicate come ali di farfalle o ruvide come le cortecce degli alberi. Nella sua poesia la luce non è mai una condizione,…

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