Silvano Sbarbati

Silvano Sbarbati, classe 1950, vive nelle Marche da sempre, è giornalista dal 1973, e nella sua vita professionale ha diretto
biblioteche e teatri comunali – per ultimo il teatro delle Muse di Ancona.
Si è occupato di teatro in ambito educativo e nella disabilità.
Conduce dagli anni novanta del secolo scorso incontri-laboratorio su lettura e scrittura come un prendersi cura del mondo con la parola.
Ha diretto periodici locali. Negli anni ha dato alle stampe il saggio “Parole contente – la scrittura NON creativa” nel 2005, il romanzo “Il maestro elementare in prova” nel 2017, e il suo primo libro di versi “Dizionario minimo” nel 2022 con post-fazione di Renata Morresi.
Ha ideato e coordina il concorso di poesia “Corpi di/versi” di Anffas Jesi.

EDMONDO MARCUCCI

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Sebastiano Aglieco, CUORE MATTO

Libri Poesia

EDMONDO MARCUCCI

Edmondo Marcucci (Sigillo 1900 – Jesi 1963) è stato “uno fra i protagonisti del pacifismo italiano fino all’anno della sua morte”, si legge nella presentazione in sovracopertina del libro “Sotto il segno della pace”, edito a cura del Centro Studi per la Pace E. Marcucci di Jesi nel 1983. Si tratta dell’edizione integrale di un’opera il cui stralcio venne pubblicato su iniziativa di Aldo Capitini e Bruno Segre sul periodico l’Incontro, a partire dal 1965 con il titolo “Memorie di un pacifista”.Nella sua introduzione lo stesso autore spiega che “varcato il capo della cinquantina (se non tempestoso, per lo meno poco augurante) metto in carta questi sinceri ricordi. Un colloquio con noi stessi che ci riconduce a cose passate, ci procura un piacere intimo e ci dà l’illusione di prolungare la nostra vita…”Difatti il lettore si troverà di fronte una storia personale che innesta due grandi temi presenti e caratterizzanti la vita di Marcucci: la pace e la bibliofilia; argomenti che si intrecciano in un modo sempre vitale e germinativo l’uno per l’altro, andando a toccare anche – e qui siamo proprio nella quotidianità – il tema del vegetarismo, su cui scrisse anche in un libretto divulgativo.“Sotto il segno della pace” è stato pubblicato 40 anni fa in una città che all’epoca mostrava un forte interesse per il pacifismo grazie a un autore rimasto nelle ombre dell’oblio della provincia, ma che con il suo lavoro organizzativo e teorico molto aveva dato a questa cultura negli anni precedenti. Basti pensare al suo rapporto intenso con Aldo Capitini, che ancora potrebbe rivelarsi fecondo di stimoli, se ristudiato e valorizzato.È significativo che oggi – proprio oggi, 12 dicembre 2024 – sui social media Jesi si divide in una polemica a proposito della decisione di esporre la bandiera della pace accanto alla bandiera italiana issata sul pennone di Palazzo Signoria in occasione della convocazione dei Consigli Comunali. Il dibattito – talvolta scomposto… - mostra che il pensiero di Marcucci, nato da uno studio serio e motivato, è ancora valido per i contenuti su cui si fonda.

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