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Un racconto a due corsie molto importante, soprattutto in tempi come i nostri, dove quelle terre così tragicamente colpite dal disastro nucleare di Černobyl, sono di nuovo al centro di cronache tragiche edolorosissime. Ho personalmente visto e conosciuto bambini che da quelle zone, come il piccolo Dimitrij,protagonista della narrazione, venivano ospiti in Italia, per piccoli…
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Tra le parole sempre appassionate e profuse a mani piene di Aldo Capitini, parole che ancora fatico a conoscere adeguatamente nel complesso e, soprattutto, nell’aprirsi e riaprirsi del loro profondo, mi prendono, mi affascinano, mi stupiscono, mi inquietano, mi incarnano senso e insieme faticoso ritorno all’impegno, all’impegno dell’impegno, le sue parole sulla compresenza dei morti…