Credo che fare politica di bellezza e di resistenza nel difendere valori etici per una comunità inclusiva e omnicratica, per usare il pensiero capitiniano, è indicare esemplari testimonianze di riferimento. Oltre a denunciare gravità, credo che sia necessario indicare concrete esperienze di rovesciamento, fatti che portano alternative vitali alla frana sociale, culturale, ecologica che stiamo vivendo. Cito Anna Bravo, a me molto cara.
Da questa intenzione, nasce la necessità di offrire alla piazza virtuale di CartaVetro questo articolo.
Siamo a Umbertide, comune in provincia di Perugia. È notte. Esco da un ristorante del centro con amici. Sergio Bargelli, segretario del Premio Nazionale di poesia XXV Aprile, con cui lavoro da anni, mi indica un miracolo. Ci fermiamo davanti a una straordinaria epifania: un vicolo, posto tra Via Leopoldo Grilli e Piazza delle Erbe, in pieno centro, definito “pisciatoio”, proprio per la sua funzione immaginabile, è stato riqualificato grazie a un progetto corale encomiabile. Narro per far comprendere la portata.
Gli “Amici del Centro Socio Culturale San Francesco”, l’A.N.P.I. della Sezione di Umbertide- Montone, di cui Sergio Bargelli riveste il ruolo fondamentale di Presidente, assieme alla Cooperativa Asad, sono i soggetti proponenti di questa rivalutazione di spazio urbano, per la conservazione e valorizzazione della cultura artigiana, al coinvolgimento formativo dei bambini, per la conoscenza e la divulgazione della Costituzione Italiana come base per un Europa di diritti e dell’integrazione.
Questo piccolo vicolo buio e maleodorante è stato trasformato in una galleria artistica e civica. La riqualificazione è avvenuta con la creazione di mattonelle artistiche di varie forme e colori realizzate dai bambini delle scuole primarie, classi quarta e quinta elementare, sul tema della Costituzione. I ragazzi hanno avuto per due mesi dell’anno scolastico degli incontri settimanali, durante i quali sono stati istruiti sulle tecniche e sulla realizzazione del bozzetto, prima su carta poi su mattonella. Ci sono stati poi ulteriori incontri laboratoriali, in cui gli alunni, attraverso giochi e gruppi di discussione, hanno approfondito il significato della Costituzione, nei relativi passaggi di lavorazione.
Il progetto ha previsto, naturalmente, anche tutto quel processo artigianale relativo alla trasformazione da bozzetto a mattonella, sotto la guida di un’esperta ceramista, inclusa la decorazione e la cottura e l’allestimento a murales nel vicolo.
Umbertide ha un’elevata tradizione artigianale e artistica della ceramica, cito soltanto nomi fondamentali: Rometti, Leoncillo, Cagli. In questa esperienza, è avvenuta una continuazione emozionante di una indiscutibile radice storica cittadina.
Il vicolo è illuminato giorno e notte, con la luce diurna e con quella elettrica durante la fase notturna. Una delle vene della cittadina, la più ripugnante, è tornata ad essere fruibile, non solo, ma luogo turistico e di orgoglio della cittadinanza.
Il progetto è stato presentato e inaugurato alla cittadinanza il 2 gennaio 2018 per onorare i 70 anni dalla costituzione. Un intero paese, dai bambini, ai genitori, ai nonni, ai turisti, ha festeggiato la sua realizzazione.
Dall’oscurità di un orinatoio alla permanente luminosità della nostra spina dorsale costitutiva: tra tante mani di età diverse, un’intera comunità ha costruito e offerto in bellezza la sua espressione identitaria.
Dedico questo articolo a Anna Bravo, proprio per condividere la sua visione di rifare la storia da ciò che può essere formazione al positivo.
Invito chiunque a donare esempi e testimonianze di creazione e resistenza affini.
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