Una RUBRICA in collaborazione – da estendere ad libitum – tra “La poesia e lo spirito” e “Cartavetro”, per riportare al centro il pensiero e il canto per la pace in un momento storico fragile e violento: connessioni e tracciati autobiografici in direzione della pace; “cinque righe cinque”, con gratitudine per chi ha dedicato la vita a contrastare la distruzione e la decadenza, la separazione, il consumismo, la guerra, lasciandoci motivazioni per un modo nuovo di relazionarsi con l’altro. Un’iniziativa aperta a tutti, per scoprire nessi nascosti, desideri e speranze convergenti, per riconoscere, come scriveva Calvino, “chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”.

JANUSZ KORCZAK

È il nome di scrittura di Henryk Goldszmit (Varsavia 1878 – Treblinka 1942), medico ebreo, specializzato in pediatria e interessato a tutte le scienze che si stavano diffondendo in Europa al principio del ventesimo secolo: antropologia, psichiatria, pedagogia. Fonda nel 1912 la Casa dell’Orfano e la dirige fino all’ordine nazista di deportazione. Alla stazione che li porterà al campo di sterminio, i bambini si stringono intorno a lui, non gridano, non piangono, perché ancora li custodisce e li protegge con il suo corpo indebolito.

Nella Roveri

RUBRICA IN CONDIVISIONE CON LA RIVISTA “LA POESIA E LO SPIRITO

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