Segnalo questa rivista, ormai al suo trentesimo anno di età , così come il suo direttore responsabile Pier Michele Barra celebra nel suo editoriale, non solo per il mio apprezzamento alle numerose attività dell’Istituto, anche per due notevoli articoli ospitati. Il primo è firmato da Alberto Zanelli dal titolo Villa Rittmeyer, un giardino sensoriale incantato sull’altopiano del Carso. L’invito ad attraversare, sia come esperienza di piacere ma anche come crescita cognitiva, una preziosa oasi pubblica situata nel borgo di Barcola, nel comune di Trieste, che dal 1913 la baronessa Cecilia da Rittmeyer donò per la costituzione di un istituto dedicato all’istruzione dei ciechi.
Il secondo articolo è scritto da Loretta Secchi, dal titolo Il Cavaliere, la morte e il Diavolo: un viaggio all’interno del capolavoro di Albert DĂĽrer. Â
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