Matilde

Carolina Canziani

PeQuod, Ancona (2022)

In questo libro c’è un qualcosa che pochi fanno quando scrivono e in particolare quando scrivono poesia: non si tratta solo di accostare sapientemente delle parole, si tratta di lavorare su qualcosa che ci tocca profondamente, quasi un mettersi a nudo, e questa è una prova che in pochi hanno il coraggio di affrontare. Carolina Canziani ci consegna, con Matilde, un lungo e dolente canto d’addio alla figlia mai nata, reso con una straordinaria misura ed efficacia del dettato poetico che riesce a trasformare un dolore privato in un respiro umano universale. Il libro si apre con la dedica A quel tempo di noitre e si chiude con la poesia, la sola, che reca una data, quella del 24 dicembre 2021.  Il dolore della madre per un battito che si interrompe all’improvviso scandisce il lungo cammino di attraversamento della perdita, dello smarrimento e, infine, di una nuova speranza. Le pagine compongono, con versi potenti e sommessi, il racconto di un viaggio dentro la sofferenza più incandescente, che non ha nome e che sovverte il ciclo naturale della vita, fino alla conquista di una salvezza possibile che s’apre a un nuovo tempo.

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