Il sistema delle biblioteche del Comune di Modena è composto da cinque biblioteche: una specializzata in arte e architettura, la Poletti, e quattro di pubblica lettura.
La Delfini, la più grande e strutturata, è situata nel centro storico cittadino ed è intitolata allo scrittore Antonio Delfini(1907-1963).
Nel quartiere omonimo si trova la biblioteca Crocetta, che negli ultimi anni, grazie ad un bando ministeriale, ha arricchito il proprio patrimonio di giochi e videogiochi, disponibili sia per l’utilizzo in sede sia per il prestito.
A Villaggio Giardino è inserita la biblioteca Giardino, la più piccola delle tre decentrate, ma frequentata da un pubblico affezionatissimo.
Sorta inizialmente all’interno del centro commerciale omonimo, la biblioteca Rotonda oggi si trova proprio di fronte all’imponente galleria di negozi e vanta una media di più di 200 prestiti al giorno.
Infine, sei punti di lettura sono il riferimento per le frazioni e i quartieri periferici della città.

Qualche tempo fa è apparsa su CartaVetro una recensione del libro di Antonella Agnoli, La casa di tutti. Città e biblioteche (Laterza 2023) a cura di Eugenio Parziale. A proposito, Agnoli sarà ospite del Polo Bibliotecario Modenese in autunno, insieme ad altre esperte ed esperti di biblioteconomia, all’interno di una tavola rotonda il cui focus saranno le biblioteche di pubblica lettura.
Nell’articolo, l’autore pone l’accento su alcune parole chiave usate da Agnoli per spronare le biblioteche di pubblica lettura ad essere sempre di più luoghi di accoglienza, scambio, promozione della cultura, della socializzazione e dell’inclusione. Sollecitazioni che le nostre biblioteche hanno fatto da tempo proprie, declinandole in iniziative pubbliche – solo nel primo semestre 2024 abbiamo contato 128 iniziative tra eventi, incontri e mostre per quasi 5000 partecipanti; visite guidate (192 classi di ogni ordine e grado per un totale di 3676 ragazzi); 4109 visualizzazioni per gli incontri in streaming sui nostri canali social.

Fiducia“, “uguaglianza“, “energia sociale” oltre ad essere capitoli del libro di Agnoli, sono le leve sulle quali le biblioteche di Modena si sono mosse da sempre. Nel 2020, con tutte le difficoltà legate al Covid19, biblioteche e Archivio Storico hanno sviluppato il progetto I love you, finanziato dalla Regione Emilia Romagna, il cui obiettivo era far interagire, grazie all’esperienza teatrale, un gruppo di studenti delle scuole medie con alcuni giovani migranti stranieri non accompagnati.
Proprio durante la pandemia le biblioteche hanno rivoluzionato, non senza fatica e rilevanti contraccolpi organizzativi, il loro sistema di prestito garantendo, anche in lock down, il diritto alla lettura tramite un sistema “take away” basato su prenotazioni on line e telefoniche.
Da anni le biblioteche propongono azioni e riflessioni su stereotipi di genere, sessismo e femminismo nonché discussioni su tematiche LGBTQIA+ con tuttə, anche in collaborazione con Arcigay e associazioni del territorio. Da gennaio a giugno di quest’anno le collaborazioni con enti, istituzioni e associazioni sono state ben 36.

I gruppi di lettura sono un presidio di ciò che Agnoli ha definito “legame debole“: i nove gruppi che si incontrano mensilmente in biblioteca offrono, attraverso la discussione attorno ad un libro, la possibilità di interagire in maniera spontanea, senza gerarchie, conoscendo persone di ambienti sociali anche molto distanti.

Oltre che tante, le attività delle biblioteche sono variegate: si va dai tradizionali incontri con l’autore ai laboratori atelieristici per adulti e ragazzi; da Andar per mostre, rassegna che permette di conoscere dalla viva voce dei curatori le esposizioni in corso nei principali musei italiani alle proiezioni di film; dai concerti agli spettacoli di danza; dal teatro per bambini alle letture silenziose: quest’estate nel cortile del nespolo e nella sala conferenze della Delfini, in particolari momenti della giornata è stato possibile leggere senza distrazioni, in uno spazio protetto anche dall’iperconnessione.

Una menzione particolare merita il progetto nazionale Nati per Leggere che, sviluppato con l’Associazione Culturale Pediatri e il Centro per la Salute del Bambino, propone alle famiglie con bambini fino a sei anni attività di lettura che costituiscono un’esperienza importante per lo sviluppo cognitivo dei bambini e delle capacità dei genitori di crescere con i loro figli.

Con 490 giochi da tavolo per bambini, famiglie ed esperti e 183 videogiochi, Crocetta sta diventando sempre di più un luogo per giocare, in cui organizzare tornei e pomeriggi ludici, ma anche Giardino si è distinta per i suoi tornei di scacchi, senza contare il coinvolgimento di tutte le biblioteche in giochi di ruolo e cacce al tesoro in occasione dell’ultima edizione di Play – festival del gioco.

Questi “spazi condivisi“, come li chiama Parziale, non sono solo simbolicamente luoghi di inclusione, ma anche fisici, che necessitano di costante manutenzione e cura, che invecchiano e richiedono interventi di adattamento a nuove esigenze: negli ultimi sei anni la biblioteca Giardino è stata interamente rinnovata così come l’area bebè, la sala conferenze e il cortile del nespolo alla Delfini, senza dimenticare l’area gaming e prescolare a Crocetta. Azioni per rendere più accoglienti, funzionali e belle le nostre sale.

Un occhio di riguardo merita la biblioteca digitale, ossia tutti i progetti che consentono agli utenti di fruire di servizi biliotecari senza spostarsi da casa: Emilib è la piattaforma digitale da cui si può accedere con pochi click a e-book, periodici, audiolibri e risorse open; oppure le campagne di digitalizzazione di ampie porzioni di patrimonio storico, come quello della Poletti.

Per finire, a Modena abbiamo la presunzione di credere che davvero le biblioteche siano il “cuore della comunità“. Basti pensare alla loro enorme estensione oraria, con due biblioteche aperte continuativamente da lunedì a sabato e le altre, aperte tutti i pomeriggi con mattine alternate. La riconsegna dei documenti presi in prestito è possibile anche la domenica e in certe biblioteche pure la notte grazie ai box restitutori. Non meno importante la libertà e autonomia di chi frequenta le biblioteche: si può restare per ore a leggere il giornale così come si può prendere un libro in due minuti, magari dalle postazioni dell’autoprestito.

Eppure, nonostante l’offerta amplissima di servizi, a noi piace ancora concentrarci sulle storie: sono le storie quelle attorno a cui ruotano i gruppi di lettura, gli incontri, gli spettacoli. Sono le storie raccontate nei libri quelle che ostinatamente preserviamo, ma che anche revisioniamo quando è necessario rendere gli scaffali appetibili e sempre rinnovati per i nostri lettori; sono anche le storie create con i giochi narrativi: ultimo arrivato nell’offerta degli itinerari didattici, Giochi per inventare storie è un percorso per gli studenti delle classi IV e V delle elementari e delle medie che, grazie a carte e dadi speciali impareranno a comporre storie originali e personalissime.  

https://biblioteche.comune.modena.it/

Polo bibliotecario modenese

https://www.bibliomo.it/SebinaOpac/.do

Emilib

https://emilib.medialibrary.it/home/index.aspx

Lodovico Media Library

https://lodovico.medialibrary.it/home/index.aspx

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