A SCALA È FIMMINA

Saragei Antonini

Arcipelago Itaca (2024)

È potente il saluto iniziale di Antonini, è l’annunciazione davanti cui ci si inginocchia e ci si rialza in verticale con la consapevolezza di essere attraversati liricamente, politicamente, esistenzialmente dal creato tutto. Per voce di Mahmud Darwish, poeta tra i più importanti della Palestina, di cui scrisse nel 1988 la dichiarazione d’indipendenza, poi proclamata da Yasser Arafat. Ecco, l’attacco è in lingua palestinese, tradotta in italiana, poi il canto di Antonini atterra e libra in catanese.

Micidiale sintesi del verso che raschia il bianco della pagina, della mente, e del nostro ascolto, lancinante intensità composta nell’esattezza del filo. Nel filo dentro cui vive tutto, passato presente futuro. Fin dal titolo, dichiarata l’impronta di un femminile radicato nell’origine e, quotidianamente, fisicamente, sensorialmente presente.

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