• Milena Nicolini, L’ECCIDIO NAZISTA DI MONCHIO E L’ECCIDIO NAZIFASCISTA DI CERVAROLO
  • Silvia Pegoraro, LA MEMORIA E IL SACRO. STORIA DELL’OPERA PASSATOPRESENTE DI Luigi Poiaghi, OMAGGIO AI CADUTI DELLA RESISTENZA
  • Elena Monicelli, L’IMMAGINE-VITA
  • Guido Pisi, EPIFANIE DEL MITO
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  1. Avatar Mauro Francia
    Mauro Francia

    Mi pare opportuno tenere attiva la memoria di quanto accadde in passato e potrebbe di nuovo accadere.

    1. Avatar Guido Pisi
      Guido Pisi

      Occorre ragionare proprio intorno a quell’opportunità – o meglio necessità – di “tenere attiva la memoria”, che lei indica. Perché spesso la memoria del passato viene ridotta a vuote forme rituali, a celebrazioni che ne sterilizzano le potenzialità. Accanto ai pur necessari momenti commemorativi la memoria dovrebbe agire fondamentalmente come un processo, una riflessione – individuale e collettiva – capace di evocare il passato e di interrogarne le trame di senso rispetto al tempo presente.

  2. Avatar Stelio Carnevali
    Stelio Carnevali

    Il nonno, con il quale sono vissuto fino all’età di 38 anni, è stato perseguitato politico e incarcerato nel 1931. I torti subiti durante il regime fascista hanno condizionato la nostra famiglia e la mia vita. Quasi ogni giorno capitava di sentire il nonno dire: “quando ero in prigione…” e dopo la sua morte, avvenuta nel 1978 a 91 anni, mia madre: “quando tuo nonno era in prigione…”. Questo mi ha insegnato molto presto da che parte stare.

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