L’opera apre il lutto di tanti e tante poete che, in vita, hanno sostenuto l’orrore della morte del proprio figlio, nel quotidiano tremore terremotante. Ogni lacrima, un tonfo. Una sonorità percussiva che, spesso, sgorga sensi di colpa.
Conoscevo questo progetto di Luciano Cecchinel. Fu lui stesso a parlarmene al telefono. Oggi, qui, tra le mie mani, la considero il compimento di una liturgia profonda dentro cui in compresenza il suo dolore, la sua esistenza genitoriale e poetica, si accompagnano a quella di tanti altri, da lui cercati, scelti, studiati, proposti. La sua introduzione porta la lettura del tappeto lirico fino alle fondamenta del suo concepimento. Al tempo stesso, raccoglie tutti i fili illuminandoli con la maestria che lo contraddistingue.
Per comprendere la vastitĂ e il significato della sua ricerca offerta, è indispensabile citare i nomi attraversati: la Sacra Bibbia dalla Sapienza 4, 7 – 15; una scelta dall’Antologia Palatina; Servio Sulpicio, Marco Tullio Cicerone, Plutarco, Khaqani, FranŇ«ois de Malherbe, Pier Jacopo Martello, Friedrich RĂĽckert, Victor Hugo, Walt Whitman, Fèdor MichajloviÄŤ Dostoevskij, JosĂ© Maria de Pereda Y Porrua, GiosuĂ© Carducci, StĂ©phane MallarmĂ©, Rabindranath Tagore, Angiolo Silvio Novaro, Corrado Govoni, Virgilio Giotti, Giuseppe Ungaretti, Biagio Marin, Mario Prevedello, Emmanuel Mounieri, Mario Dell’Arco,, Alfonso Gatto, Graziana Pentich, Andrea Zanzotto, Pier Paolo Pasolini, Enzo Mazza, Elio Filippo Accrocca, Cesare Ruffato, Jerry Cheesnut, Dana Gioia, David Grossman, Anne-Dauphine Julland.
I numerosi nomi segnano una geografia internazionale, strati temporali immani. Anche, una prevalenza del maschile, dentro cui, evidentemente, Cecchinel si riconosce di più. Emergono, inoltre, non solo autori non noti al grande pubblico (e questo per me è un elogio che rivolgo al curatore) ma alcune personalità poetiche non direttamente colpite da quest’ascia mortifera.
L’attesa paziente dell’editore per quest’opera è stata premiata, non solo perché ha raggiunto finalmente la pubblicazione, ma va a colmare un vuoto atteso da molti lettori e lettrici.
Luciano Cecchinel è uno dei più importanti poeti contemporanei. Qui scrivo la mia stima per la sua poesia, per la sua persona integerrima, per la sua concentrazione solitaria e permanente, per la sua umiltà propria di chi ha qualità eccellente, il mio affetto cominciato fin dal primo nostro incontro a Pieve di Soligo.
Nell’opera, le sue poesie cantano.
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